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Misericordia voglio e non sacrifici. (Mt12,7)
Ed è così che concordi con i nostri formatori, iniziamo un’esperienza formativa con la Caritas diocesana svolgendo un servizio di distribuzione pasti all’Help Center. 
L’appuntamento fisso con i volontari era ogni lunedì pomeriggio. Lì abbiamo conosciuto persone squisite che sprizzavano gioia da tutte le parti, con loro abbiamo sperimentato la bellezza del racconto reciproco dei propri vissuti, mentre lavoravamo per i poveri e gli emarginati dalla società.
Magari non abbiamo avuto un vero e proprio contatto ravvicinato con i poveri assistiti, ma il fatto stesso di impiegare il nostro tempo per loro è stato per noi un “metterci cuore a cuore” con il bisogno dell’ indigente. 
Oltre al lavoro in centro, siamo stati con i volontari dell’unità di strada. Lì, nel vedere l’estrema condizione umana e difronte alla penuria dei pasti rispetto alle richieste, ci siamo imbattuti anche nella tremenda domanda “chi favoriamo e chi no?”.
Ci siamo chiesti perché diamo loro da mangiare? Facciamo abbastanza? Siamo attenti alla dignità umana da garantire nel fratello in difficoltà?
Tutto questo sarebbe vano se nei loro volti non vedessimo Cristo.
Ringraziamo il Signore per il dono che ci ha fatto con l’esperienza della Caritas, per i molteplici interrogativi che ci ha lasciato, per le amicizie e le nuove conoscenze intraprese, ma soprattutto perché abbiamo toccato con mano il volto di Dio che è Misericordia!

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