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Condivisione dell'esperienza del seminarista Angelo Longo

Esperienza di vita, è questo che i giovani di oggi cercano: essere presente, toccare con mano, provare a tutti i costi nuove sensazioni è la base del nostro essere razionali. È in quest’ottica che, unico catanese, accettai la proposta di partecipare al 65° Convegno Missionario Nazionale dei Seminaristi a Bergamo. Giunto a destinazione tra i primi ricordo Nicolò, che in semplicità ed allegria, mi ha accolto raccontandomi quanto poteva sulla struttura e sulla vita del seminario di Bergamo. Partendo da lui, con tutti i ragazzi presenti, non avrei mai potuto credere sarebbe nato un rapporto d’amicizia ed un’atmosfera familiare simile. Negli occhi di tutti brillava il volto di Gesù. C’era un desiderio di amore, di condivisione e di sviluppo di nuove relazioni con chi, chiamato con diverse modalità, rispondeva alla stessa Voce. L’argomento principale sottolineava che la Missione, a cui è chiamata tutta la Chiesa, nasce principalmente dal sentirsi DONO, prima a sé stessi e poi per gli altri. Posso dire che tutta questa esperienza è da considerarsi un dono, una realtà definibile «ecclesiale», perché ci ha resi «un corpo solo ed un’anima sola», così come gli Atti degli Apostoli descrivono i primi cristiani, i quali vivevano il Vangelo annunziandolo nel dono della loro vita. Così, per non perdere la magnifica rete di amicizie, è sorto un semplice gruppo WhatsApp dal nome “DONO A PERDERE!”, concretizzando il desiderio di tanti. D’altronde “dono a perdere” è stata l’esperienza comune vissuta da molti e che ha restituito ad ognuno più di quello che ci si poteva aspettare. Sono davvero grato al Signore che con un semplice atto di fiducia mi abbia restituito un’esperienza senza precedenti, toccata con mano e conservata nel cuore.

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Gruppo di lavoro con altri seminaristi provenienti da tutta Italia

 

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Seminaristi d'Italia partecipanti al Convegno